Lamezia - Vincenzino Ruberto replica a Ruggero Pegna sul ricorso per la presunta incompatibilitĂ 

Vincenzino Ruberto precisa i termini della sentenza, emessa dal Giudice del Tribunale di Lamezia, nel procedimento per l'ineleggibilitĂ  di Ruggero Pegna e risponde in particolare a quest'ultimo con una nota stampa che riportiamo.

"Anche in questa occasione - afferma Ruberto - l'ex consigliere comunale Pegna non si smentisce e tenta di propalare favolette all'opinione pubblica. Il Tribunale di Lamezia Terme ha semplicemente dichiarato "cessata la materia del contendere" e questo perché - successivamente alla presentazione del mio ricorso tendente a farlo dichiarare decaduto - è intervenuta la sentenza del Tar Calabria che ha fatto decadere l'intero Consiglio Comunale. La sentenza, quindi, ha preso (semplicemente) atto che il Pegna è già decaduto di suo, unitamente a tutti gli altri consiglieri comunali, a causa dell'intervenuta sentenza del Tar Calabria che ha portato all'attuale commissariamento.

Pegna, quindi, spaccia per una propria vittoria una semplice constatazione: lui è giĂ  decaduto e quindi, non potendo essere dichiarato decaduto due volte, il Tribunale ha sancito che non esiste contenzioso. Ma v'è di piĂą (cosa che il Pegna strumentalmente omette di riferire), perchĂ© il Tribunale ha testualmente dichiarato che il debito dell'ex consigliere Pegna è stato da questi pagato soltanto il 20 luglio 2020 e, quindi, ben 8 mesi dopo che il Consiglio Comunale - sulla base della dichiarazione firmata dal Pegna nel novembre 2019 di non avere debiti verso l'ente – lo aveva convalidato: quindi, a novembre 2019 il Pegna ha dichiarato una cosa non vera se soltanto 8 mesi dopo ha pagato il proprio debito.

Spacciare questa verità (aver dichiarato - a novembre 2019 - di non avere quei debiti che, poi, ha saldato a luglio 2020) come una vittoria giudiziaria ha davvero dell'incredibile. Comunque - afferma in ultimo - il soggetto è questo: un uomo che ha prima tradito l'amicizia verso il proprio amico Mascaro, candidandovisi contro, e poi ha tradito gli elettori, buttandosi comodamente nelle braccia dell'allora maggioranza".

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