Irruzione al ministero della Transizione Ecologica

ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero per la Transizione Ecologica è stato nuovamente preso di mira da alcuni attivisti che hanno fatto irruzione nella sede. Dopo gli atti vandalici dell'1 febbraio, all'interno e all'esterno dell'edificio, il 2 febbraio dieci ragazzi si sono introdotti nel palazzo riuscendo ad arrivare fino al quinto piano, dove si trovano anche gli uffici del ministro. Tra lo sconcerto e la paura dei dipendenti, colpiti dalla vernice, gli attivisti sono stati fermati grazie all'intervento delle forze dell'ordine e posti in stato di fermo. "È una brutta parentesi – commenta il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani – perchè questa è un'istituzione dello Stato. Sono atteggiamenti violenti: hanno anche spinto alcune persone, le hanno imbrattate di vernice, hanno danneggiato diversi piani all'interno. È un peccato, questo è l'effetto di un clima teso: ci sono troppe cattiverie, leoni da tastiera che si esibiscono. Bisogna ritornare a un po' di serenità". "A me spiace – prosegue il ministro – che la transizione ecologica venga vista come un argomento divisivo: siamo tutti d'accordo sul fatto che bisogna fare subito delle scelte importanti per il clima. Bisogna farle nel rispetto del mondo del lavoro, della società, delle persone più deboli. È un'operazione complessa, se fosse stata semplice l'avremmo già fatta. Ci vuole un pò di pazienza da parte di tutti. Queste forme di attivismo violento non hanno giustificazione". "Adesso – conclude Cingolani – mi farebbe piacere che tutti prendessero le distanze da questi eventi, perchè questo non ha niente a che fare con l'ambientalismo e vorrei proprio esser sicuro che fossimo, almeno su questo, tutti d'accordo". Secondo una stima provvisoria, i danni arrecati ammontano a circa 7000 euro.

(ITALPRESS).

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